A Pasqua ogni regione ha delle sue tradizioni in fatto di dolci. La tradizionale colomba, che alcune leggende affidano la creazione a San Colombano, abbraccia tutti. C’è da dire che la colomba che conosciamo è parente del panettone natalizio. Fu infatti Dino Villani, direttore pubblicità della ditta milanese Motta, che prese una ricetta del 1944 ideata da Angelo Vergani, e la portò sulle tavole  pasquali.

Non solo colomba e uova per Pasqua. La tradizione registra la creazione di dolci speciali. Da leggere l’approfondimento su quelli siciliani, sempre deliziosi. (LEGGI QUI)

Questa foto è ripresa direttamente dal blog dell’amica Stefania Storai una delle migliori pasticcere che io conosca!

Pasqua: non solo colomba! Ecco la Toscana

In Toscana nel periodo di Pasqua si fanno i quaresimali (RICETTA).  Sono dei biscottini a forma di lettera nati metà dell’Ottocento dalle mani laboriose delle suore di un convento tra le province di Firenze e Prato. Leggerissimi solo zucchero e cacao che dovevano riprodurre le parole del Vangelo.

La schiacciata di Pasqua si trova un po’ da ogni parte della Toscana, meno a Firenze. Tra Livorno e Pisa, la  schiacciata di Pasqua non è bassa, come il nome potrebbe far pensare ma è un dolce alto, con poco zucchero, profumato d’anice. Una ricetta antica che si faceva nelle campagne. Un tempo veniva  fatta con pasta di pane arricchita con spezie ma  cnecessita di una lunga lavorazione. Se amate le cose molto dolci non fa per voi.

Siena e i suoi dolci pasquali

A Siena la schiacciata di Pasqua è un po’ diversa. Si inizia a impastarla molto prima perché richiede almeno 3 lievitazioni. Un tempo se ne facevano diverse da regalare ai parenti e agli amici e, prepararle, era un rito familiare. Una schiacciata ricca quella senese con tante uova, farina, zucchero, miele, lievito di birra (o pasta madre), semi di anice, essenza d’arancia, olio extra vergine di oliva, vin santo. Da mangiare rigorosamente il giorno di Pasqua.

Corolli senesi

Con gli avanzi della schiacciata si faceva il corollo, soprattutto dedicato ai bambini. Era possibile mangiarlo fin dal sabato e quindi non c’era da aspettare e come si sa i bimbi son golosi. I corolli hanno forma di ciambella e, quando ci si accontentava di poco, era anche un gioco. Veniva infilati in un cordino e messi al collo e si cercava di mangiarli senza rompere il buco.

Altra grande ricetta del Pan di ramerino di Stefania Storai

A Firenze il Pan di ramerino del giovedì Santo

A Firenze la tradizione porta al giovedì santo con il Pan di ramerino, un pane di devozione. Una ricetta medievale, non dolcissima ma con uva sultanina e “ramerino”  cioè il rosmarino. Il rosmarino, ramerino a Firenze, è una pianta a cui nel medioevo si attribuiva il potere di allontanare gli spiriti malvagi e anche le malattie. Inoltre è simbolo di immortalità e amore eterno. Il Pan di ramerino  gode anche di una marcia più contro la malvagità: deve essere va benedetto prima di poter essere messo in vendita. dubitiamo che questa tradizione sia rispettata! QUI la ricetta di Stefania Storai   

L’Elba: la sportella del  lunedì di Pasqua, il cirimito e la schiaccia con gli uccellini

Spostandoci all’Isola D’Elba troviamo la Sportella per il lunedì di Pasqua. Un dolce a forma di ciambella a cui viene dedicata una festa. Con la sportella si trova il “cirimito” (o ceremito) che si scambiava tra fidanzati. Basta guardare la forma per capire che questi dolcetti erano un augurio di fertilità.

Qui si trova anche la Schiaccia pasquale con uccellini di San Piero. In pratica un  pane azzimo che viene preparato che si prepara solo nel paese di San Piero.  Probabilmente ha un origine araba e viene modellato come nidi e uccellini in simbolo di fertilità. Non mancano i semi di anice.  La schiaccia con gli uccellini viene benedetta durante la Santa messa Pasquale.

Orbetello

La Scarsella di Orbetello

Arriva probabilmente dalla Spagna la scarsella senese un dolce  giallo intenso. L’impasto è come quello della schiacciata di Pasqua è fatta a ciambella ma con due prolungamenti che formano come un fiocco al cui centro, come cameo, c’è un uovo fermato da due strisce di pasta più piccole.  Veniva offerto ai ragazzi che si occupavano della questua.

Panina Aretina e Ciambellini della Valdichiana

Anche se  ci sono due versioni, dolce e salata, per Pasqua la versione dolce è preferibile al giorno d’oggi. La si fa in Casentino ed è un dolce a base di zafferano, quindi con un suo profumo caratteristico e colorata. Speziata e con l’uvetta sultanina ed è anche chiamata Pan Giallo.

I ciambellini, come dice il nome sono semplici ciambelle dolci. Si trovano anche a Siena e sono semplici e buoni. Uova, farina, burro, zucchero. Se volete la ricetta, qui trovate quella di Elisa Rampi di Foiano della Chiana, agrichef o, come si chiamano ora: cuoca contadina diplomata!

Ciambellini della Valdichiana

Pasimata

Dicevamo: Pasqua: non solo colomba! Ecco la Toscana. E  toscana è la pasimata è un dolce che richiede lunga lavorazione. A Lucca e in specialmodo in Garfagnana il dolce veniva preparato il giorni precedenti perché era usanza portarlo a benedire con le uova.Una ricetta ricca, a base di farina, zucchero, strutto.

salame dolce

Torta di Riso e scole

Una torta di riso e crema  per le feste è quella che si può trovare tra Massa e Carrara. Riso, latte, uova e un po’ di liquore. Le scole invece son apnini dolci a base di anice della zona di Pistoia.

Ma non si può parlare di Pasqua senza il salame dolce…

Salame al cioccolato

una ricetta facile e adatta a tutti. Golisità fresca per le feste e non

  • 250 grammi biscotti secchi
  • 125 grammi burro di qualità
  • 180 grammi cioccolato fondente
  • 2 uova
  • 90 grammi zucchero semolato
  • qb zucchero a velo
  • qb ingredienti a piacere pistacchi o cocco
  1. Sbriciolare con le mani e non con il mixer i biscotti che dovranno sentirsi sooto ai denti

  2. montare il burro morbido a crema

  3. sciogliere a bagnomaria il ciccolato

  4. se non avete uno zucchero fine passatelo un po' nel tritatutto

  5. unite gli ingredienti esclusi i biscotti aggiungendo le uova

  6. quando l'impasto è bene amalgamato aggiungere i biscoti e mescolare

  7. Stendete il composto su carta da forno e formate un rotolo stretto che chiuderete ai lati come una caramella.

  8. per dare l'etto salame io mette anche dello spago ma non è indispensabile

  9. arrotolare anche in carta di alluminio e mettere in frigo per almeno 6 ore.

  10. aprire il salame e spolverarlo con lo zuccheroa velo

  11. servire tagliando a fettine come un salame

  12. PS all'impasto potere aggiungere anche dei pistacchi se vi piacciono non moltissimi però mentre al posto delle zucchero a velo potete mettere del cocco se vi piace

Dessert
Italiana