Sì, vogliamo darvi anche queste notizie. Ci arrivano spesso e per le poche  persone “scoperte”,  chissà quante altre frodi alimentari sono in atto. Prima di riportarvi pari pari un comunicato arrivato dal RAC (Reparti Tutela Agroalimentare) vogliamo soffermarci su due cose.

La prima è che occorre essere attenti e tutelarsi anche da soli. Ciò che ingeriamo è il carburante che fa andare meglio la nostra “macchina corpo”. Sapete cosa accade se mettete gasolio in una macchina alimentata a benzina? Bene il funzionamento è lo stesso, la macchina si ingrippa. Quindi voi siete una macchina creata dalla natura per funzionare alla perfezione. Ma se ci mettete oggi una benzina scadente perchè pensate di risparmiare, domani una “annacquata, e alla fine pure gasolio, la buttate.

La seconda cosa è il fatto che ci siano persone che vivono senza rendersi conto che attentano alla salute dle prossimo e rovinano l’economia di un paese. Quelle che a voi sembrano “cose di poco conto” in realtà sono gravi. Quindi state sempre molto attenti e “tutelatevi” da soli. Leggete attentamente le etichette, cercate di informarvi bene quando acquistate on line generi alimentari, esigete che le etichette riportino la proveninza dei prodotti.
Abbiamo tante aziende correttissime, che pagano tasse, comprano i mangimi migliori per i loro an imali, molte hanno speso fior di quattrini per avere la certificazione biologica e altre pur non avendola coltivano “cum grano salis” ripsettando terreno, acque, prodotti e clienti che li consumano.

Ecco il comunicato

Nelle scorse settimane, sul territorio nazionale, i Reparti Tutela Agroalimentare (RAC) hanno controllato numerose aziende riscontrando:

  • una ditta, in provincia di Catania, sul sito  on-line commercializzava pistacchio e formaggi provenienti dall’estero come prodotti a Denominazione di Origine Protetta. E’ stato denunciato il titolare dell’azienda per frode in commercio (515c.p.);
  • etichettatura con indicazioni non ammesse, in provincia di Parma; sequestrati 602 kg di Parmigiano DOP e 1.250 etichette non conformi;
  • certificata nella Banca Dati dell’anagrafe bovina, in provincia di Salerno, la nascita in azienda di due vitelli in realtà nati altrove. Denunciato il titolare dell’allevamento per falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico (art.483 c.p.);
  • rinvenute etichette prive delle indicazioni obbligatorie sulla provenienza dei prodotti, in provincia di Roma, sequestrati 2,5 quintali di ortofrutta di vario tipo. Diffidato il proprietario ad ottemperare ad una corretta etichettatura del prodotto;
  • 2 supermercati campani, pur avendo aderito ad un bando comunale per la solidarietà alimentare, non applicavano la scontistica pattuita introitando indebitamente circa 25mila euro. Denunciati i due titolari degli empori per truffa aggravata (art.640 c.p.).