Si chiama Martinaverde, registrata così all’anagrafe, 37 anni fa da genitori “profetici”.  Martina è cresciuta fuori dal mondo Nutella. I suoi genitori pensavano già al cibo sano e salutare.  La nonna Marcella, “andava nei campi vicino casa a cercare le erbe selvatiche, ” mentre  la nonna Marta preparava squisiti manicaretti in stile cucina francese. Martina la ricorda con emozione  mentre era intenta a preparare il budino di semolino a cui dava fuoco dopo averlo cosparso di Calvados. La mamma invece era già armata di centrifuga negli anno ’80.

LaMartinaVerde

Ma Martina sognava la bellezza dell’Arte. Ha studiato per quello, vuole occuparsi d’arte. Ma il destino non è d’accordo con lei prima le da uno spintone sconvolgendo la sua vita programmata poi la prende per mano e la conduce sulla sua strada.

LaMartinaverde entra in cucina (vegan)

Martina si è rifugiata nella cucina. Grazie a quella bambina che aveva scoperto di aspettare proprio nel momento in cui la sua vita lavorativa, per cui aveva tanto studiato, le metteva uno stop.

Da un passato di giovane aderente al partito dei surgelati Martinaverde inizia a dedicarsi alla cucina vegan. E fa prove. Prove che gli amici trovano “terribili” e allora lei si mette di impegno e impara diventando bravissima. Il vegan l blog, i corsi di cucina, consulenze per locali, oggi Martinaverde è una cuoca veg revolution.

veduta del Campanile dalla Piazza di Fiesole
Fiesole (Fi)

Il suo motto

La vita mi insegna che non è importante quante volte cadiamo, ma queste volte ci rialziamo.”

Oggi laMartinaverde abita in mezzo alla campagna delle colline dopo Fiesole (FI) tra caprioli, cinghiali, lepri e fagiani qui tiene  lezioni conviviali di cucina vegan.
La cornice è bellissima, pittoresca, e lo scopo è imparare a cucinare un intero menù senza derivati animali.  La cucina vegana è salutare e non è una moda. Dall’antipasto al dolce per ritrovare il piacere di ingredienti genuini, naturali, legati al territorio. Tutto attraverso la realizzazione di piatti golosi, facili da replicare a casa e prendere per la gola anche i più scettici! Perché si può mangiare senza derivati animali restando legati alla nostra tradizione culinaria toscana, con grandi risultati

I corsi di fine 2019

Bello il suo programma prenatalizio. La preparazione di una cena dall’antipasto al dolce, cucinata passo passo tutti insieme che sarà consumata con un buon bicchiere di vino, sabato 30 novembre. domenica 1 dicembre nel pomeriggio è programmato il corso per riuscire a creare le meringhe… partendo dall’acqua di cottura dei ceci! Magia? Tutt’altro! Con l’aquafaba, così si chiama, durante il corso saranno realizzate meringhe, burro vegetale, mousse di cioccolata e chiffon cake all’arancia. Se vuoi camminare lungo le strade della Toscana vicino a Martinaverde LEGGI il nostro articolo)