Dove mangiare, bene, in Chianti è una domanda da porsi. Tante sono le proposte su un territorio così vasto. Il paesaggio cambia, da collina a collina, ma il menù in sostanza è lo stesso. Dove sta la differenza? nella qualità e noi aggiungiamo nel servizio.
Chi ci legge sa che siamo esigenti ma che se c’è una cosa a cui facciamo molta attenzione è la gestione della sala.

Quindi alla domanda: dove mangiare in Chianti? possiamo dare con grande sicurezza una risposta. L’ Osteria di Casa Chianti. Il luogo si trova tra Certaldo e e d’estate si mangia nel tramonto spettacolare che si allunga fin verso le Apuane. E le colline del Chianti a digradare illuminate da tonalità del rosa e del rosso. Appena la temperatura scende le due salette interne accolgono gli avventori. Come tutte le cose buone per mangiare tra il sabato e la domenica all’Osteria di casa Chianti è necessario prenotare per tempo.

 Il "tonno del Chianti"
Dove mangiare in Chianti? E soprattutto cosa mangiare? Il “tonno del Chianti”

Dove mangiare nel Chianti? Da ristoratori capaci!

Se il ristoratore sa quel che fa si vede subito. basta dare un’ occhiata alla vetrina all’entrata e guardarsi intorno. D’altra parte Massimiliano Canton è uno che ci sa fare. davvero. Dopo esperienze importanti ha fatto suo questo locale in mezzo alla campagna toscana e, nonostante che non fosse mai partito con altri, lui l’ha fatto partire. E alla grande.
La cura del cliente è perfetta. Nella nostra esperienza, nonostante la sala piena, acqua, pane e olio sono arrivati velocemente in tavola. Con loro una bottiglia di prosecco DOC millesimato brut di Villa Marcello. Il cameriere ha preparato un “intigolo” di sale alle erbe e olio per assaggiare il pane fatto in casa. Poi una selezione di olio in attesa della prossima frangitura. Una scelta tra Col d’Orcia di Montalcino biologico, il blend Fonterutoli Chianti Classico DOP, e il Pasolini dall’Onda.

AScia dei Templari - un taglio con osso lungo  difficile da trovare
AScia dei Templari -carne di manzo un taglio con osso lungo difficile da trovare

Non solo chianina: L’Ascia dei Templari.

Il merito del successo è sicuramente la materia prima offerta. Partiamo dalla carne perché chi frequenta il Chianti cerca soprattutto la bistecca. La Chianina si sa è una razza che non si trova da tutte le parti e soprattutto ha una carne tenace. Inoltre la “moltiplicazione delle chianine” di questi ultimi anni ha fatto sì che molti locali vendano per chianina ciò che non è. Qui si utilizza la razza “garronese”. proviene da Marene (Cuneo), con una produzione di 5000 capi all’anno distribuiti in 19 stalle selezionate. Gli animali ricevono un’alimentazione grazie al mulino interno. nessun antibiotico cortisonico ed inibenti della fase di ingrassamento. Questa la prima carne in Italia certificata.
Se pensate che una bistecca alla fiorentina sia tanta roba aspettate di vedere “L’Ascia dei Templari” . Un taglio unico con un osso lungo circa 52 centimetri e dal peso massimo di 1,7 Kg.

selezione di dolci fatti in cas
selezione di dolci fatti in casa

La filiera toscana: dal pollo rosso a “Collo nudo” ai salumi di San Miniato

Il pollo rosso a Collo nudo di Montespertoli è una delle poche razze a lento accrescimento allevata senza l’uso di farine animali. Anche per il pollo niente promotori della crescita e di antibiotici.
Gli affettati, immancabili in Toscana arrivano da filiera certificata e arrivano da qualche collina più in là cioè da San Miniato (PI). Le burrate ottime sono fatte a mano, una per una e arrivano da Cecina (LI) mentre i formaggi da varie parti della Toscana. Immancabili le cipolle di Certaldo(LEGGI nostro articolo).
In stagione da settembre a dicembre il tartufo bianco di cui si consiglia di chiedere la disponibilità al momento della prenotazione. Pane a pasta fatte con farine macinate a pietra.

Osteria di casa Chianti
Osteria di casa Chianti

Lungo le vie del Chianti è facile imbattersi in chi di ristorazione ha “contezza” ma anche in chi si è improvvisato. Non è il caso di Osteria di casa Chianti. Qui il desiderio di far star bene iil cliente, sia italiano che straniero, è palpabile. C’è allegria e velocità, c’è una cantina perfettamente in linea con il territorio e l’aria della Toscana si respira a pieni polmoni.
Un posto da famiglie? Dipende dal giorno! Il giovedì per esempio la stanza al primo piano è dedicata alle coppie. Nove tavoli da due e la luce di 200 candele accese per l’occasione!