La fanciulla che correva tra gli alambicchi: Priscilla Occhipinti

La Grappa è donna? Certo perché la grappa è un prodotto italiano che richiede qualità olfattive di primo livello e le donne hanno un olfatto elegante, preciso, puntuale.

Priscilla Occhipinti è la donna della grappa italiana. Una Donna del Vino. Una giovane donna che è entrata in questo mondo profumato da bambina, con un destino che sembrava aver tracciato una via. Una via ma non maestra, cioè Priscilla Occhipinti titolare (oggi ha due socie) della Nannoni Grappe non ha continuato un’azienda di famiglia.

Come in una favola

La sua favola nasce con lei, con l’amicizia di suo padre (Babbo Roberto) con Gioacchino Nannoni un signore che distillava le vinacce per produrre ottima grappa. Un personaggio unico quasi di altri tempi, nato a Figline Valdarno (il nome racconta la sua origine) e poi perdutamente innamoratosi  della Maremma.
Priscilla ha fatto i compiti di scuola tra gli alambicchi, respirando i vapori, vedendo sbuffare nel periodo di attività gli alambicchi di rame.

Che fosse portata alla distillazione si capì presto e Gioacchino le insegnò, piano piano, tutto ciò che c’era da sapere. Essendo donna per Priscilla non è stato facile farsi strada nel mondo del distillato. Ricorda che alle Fiere di Settore nessuno le dava fiducia anche se era il Nannoni stesso a presentarla come suo successore.

L’eredità di Gioacchino Nannoni

Nannoni, che Veronelli aveva definito “distillatore Principe”  lasciando questo mondo nel 2007 mise tutto nelle sue mani. A questa piccola donna dall’enorme forza. Priscilla guida i camion e ripara i grandiosi macchinari, alcuni progettati da lei stessa, sotto gli occhi allegri e stupiti di babbo Roberto.

Dorme da sempre in distilleria quando c’è la produzione perché ogni attimo è importante per la buona riuscita del prodotto. Oggi è uno dei più apprezzati Maestri Distillatori e le sue grappe, quelle a marchio,  sono inondate di premi ogni anno.  
Le sue grappe sono apprezzate dai reali di tutto il mondo, da personaggi dello spettacolo  ma lei sembra restare la “fanciulla” che correva tra gli alambicchi.  I maggiori produttori di vino affidano a lei le loro vinacce. E lei decide chi accettare.  E sulle vinacce non transige: devono essere fresche, grondanti, ancora profumate. Le sue grappe invecchiate sono uno dei prodotti migliori che ci siano sul mercato.

La Maremma di Priscilla

Oggi Priscilla si è dedicata anche al Gin cercando di portare dentro al prodotto tutti i profumi della sua Maremma.(LEGGI altri articoli sulla Maremma). La sua terra e anche il suo cuore, fatta di profumi che le appartengono e la raccontano ,per questo ha voluto anche il Gin. E questi profumi che arrivano dalle erbe che qui crescono, lei li vuole “intrappolare” e allora anche un amaro  tutto maremmano.
Ed effettivamente se arrivate da Nannoni in estate inoltrata tutto il profumo della Maremma vi assale con prepotenza.

E mentre ad Aratrice, il piccolo borgo vicino Paganico di cui si innamorò il Nannoni), il tempo sembra passare lento, lei è un vulcano in attività.  Un vulcano che sorride sempre, che è anche moglie e mamma e figlia adorata.  Un’autentica Donna del Vino di cui avevamo parlato anche nel libro Donne del Vino della Toscana Uscito nel 2017. (acquista qui se vuoi leggere tante belle storie sulle Donne del Vino)

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