E’ il primo alimento umano. Quello materno s’intende. Siamo sicuri di conoscere davvero il latte? Ecco allora che vogliamo raccontarvi tutto quello che c’è da sapere sulla bianca bevanda.

Le proprietà

Fa bene fa male? Tanto si dibatte sull’argomento.
Su questo prodotto presente su ogni tavola a colazione e spesso demonizzato. Molte sono le proprietà di uno degli alimenti più completi e nutrienti che esistono in natura con produzioni d’eccellenza in Italia (LEGGI).
Bistrattato talvolta perché considerato grasso, ma il problema è solo che lo si considera una bevanda quando invece non lo è. Anche se è molto dissetante.
Il latte è un alimento completo ricco in proteine, calcio, fosforo e vitamine e sali minerali.


Ottimo nella crescita per un corretto sviluppo di ossa e denti è utilissimo anche per la coagulazione del sangue e perfetto per fornire energia agli sportivi che bruciano molte calorie nell’attività fisica.
E’ un prodotto naturale, molto controllato (la verifica nelle stalle avviene due volte al mese) e degno di una degustazione insolita che leggerete e di un approfondimento.

Tipi di latte

Fresco, intero, parzialmente scremato, ad alta qualità, uht. Ecco le principali alternative che il mercato ci offre. Siamo sicuri di saperne riconoscere le differenze? Cerchiamo di fare chiarezza.
Per latte fresco s’intende generalmente quello che proviene direttamente dalla mungitura e non viene trattato per una lunga conservazione.
Quando si parla di latte vaccino si fa invece riferimento solo al quello della mucca. Il latte non vaccino è invece riferibile agli altri mammiferi in lattazione come capra e asina.
La differenza fra intero e parzialmente scremato è tutto nella differenza di grassi contenuti. Il primo ha tutti i suoi grassi naturali ed è più nutriente, mentre il secondo dopo il processo di sgrassatura risulta più leggero e digeribile pur mantenendo invariate le proprietà.
Il latte ad alta qualità si distingue per la maggior presenza di proteine del siero, importanti per la salute di bambini, adulti e anziani.
Uht è infine l’acronimo di Ultra High temperature che indica un processo moderno di sterilizzazione ad alta temperatura e per periodi molto brevi che permette al latte di garantire una lunga conservazione e una sicura sterilità pur mantenendo inalterati i valori nutrizionali e le proprietà organolettiche.

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Mungitura

Il latte fa male?

Spesso si sente dire che il latte fa male. Niente di più falso. Esistono però alcune persone che sono intolleranti al lattosio, che è il suo zucchero. Praticamente sono prive dell’enzima che lo fanno digerire e ciò causa una serie di disturbi.
A loro consigliamo le bevande di origine vegetale altrettanto buone e nutrienti.

Intolleranza al lattosio? Ecco le alternative

Tanti e buoni i latti vegetali. Andiamo un po’ a scoprire i più diffusi.
Latte di riso: il più conosciuto e diffuso dal sapore leggermente dolciastro, molto leggero, quasi acquoso come consistenza. Ottima alternativa anche in cucina per realizzare gustose besciamelle.
Latte di mandorla: dalla consistenza cremosa e il gusto dolce e un latte molto duttile perfetto anche per la realizzazione di tanti dolci.
Latte di cocco:molto ricco, cremoso e con un contenuto elevato di grassi va quindi usato con moderazione. Aroma e gusto sono decisi e inconfondibili, ma cuocendolo perde l’intensità per cui è utilizzabile anche in cucina.
latte di soia: leggero e delicato dal sapore riconoscibile di fagiolo. E’ un latte povero di grassi saturi per cui poco indicato senza addensanti in cucina.

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Tazza di latte
La degustazione di latte

Si degusta vino, birra, formaggi, caffè etc… Ma quasi mai il latte.
Noi abbiamo cercato di scoprire da dentro il bicchiere questo prodotto così diffuso, ma in realtà così poco conosciuto.
Abbiamo partecipato a un approfondimento grazie a dei colleghi che parlavano di gelato. Di cui il latte è ingrediente base.
Eravamo in giuria e con noi colleghi giornalisti, una celebre food blogger e un gelataio artigiano.

Una degustazione bendata come si conviene in ogni approfondimento serio. La curiosità era che fra i giudici la maggioranza si dichiarava raro bevitore di latte.
Nei nostri bicchieri sono stati versati in successione otto diversi tipi di bianca bevanda di qualità presenti nel mercato toscano con prezzi variabili da un minimo di 1,50 euro a un massimo di 1,80 euro.
Per i più curiosi abbiamo assaggiato: Mukky Mugello, Fior Fiore Coop, Maremma, Granarolo, Valbontà alta qualità, Esselunga alta qualità, Fattoria il Palagiaccio, Le Roncacce.

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Fragola e latte


Come tutte le degustazioni tecnicamente è basata su: vista, odore e gusto.
All’aspetto visivo un prodotto ricco di grassi che contiene anche carotene tende al giallo, se invece è annacquato o scremato ha un colore bianco-azzurro, ma solitamente un buon latte deve essere bianco opalescente.
I profumi posso essere meravigliosi. Tutto dipende da cosa mangia la mucca.
Si può sentire odore intenso di fieno in inverno o erba fresca e fiori di campo in estate.
Ma l’odorepuò assumere anche quelli dell’ambiente circostante e sapere di stalla, ma potrebbe anche avere odori sgradevoli. Come in tutte le degustazioni…
Il sapore è generalmente dolciastro. La cremosità è però alla base dei sapori.

I risultati della nostra degustazione


Il risultato? Nessuno dei cinque giurati ha avuto dubbi e le schede di degustazione di ogni giurato potevano essere sovrapponibili.
Una terzina su tutti ha dominato e in ordine puramente alfabetico senza specificare il primo, il secondo e il terzo sono Fattoria Palagiaccio, Latte Maremma e le Roncacce.
Non volevamo decretare un vincitore (anche se abbiamo trovato decisamente il peggiore!) ma volevamo approfondire e scoprire la giusta consistenza di grassi, il grado aromatico, la dolcezza e le e l’emozionalità dell’immaginare un pascolo, magari in montagna.
E ci siamo riusciti scoprendo il latte.