Ricetta per una serata magica. Mettete una fattoria con un panorama mozzafiato, prendete l’ora del tramonto del solstizio d’estate, aggiungete del vino “Puro” assolutamente naturale e senza solfiti,  shakerate con del rock di Arianna Antinori e servite con il rudere di una villa del 1700 e guarnite un cedro di quasi 300 anni. Ecco la ricetta che la Fattoria di Lavacchio, sulle colline di Pontassieve (FI),  ha preparato per la seconda edizione di Rock the Wine, manifestazione che unisce vino e musica rock.
Rock The Wine una manifestazione in “controtendenza”  come il “Puro” Chianti D.O.C.G.  un vino nato quando ancora non si parlava tanto come oggi di naturalità e salute.  100% Sangiovese per un vino senza solfiti aggiunti, voluto fortemente voluto dalla proprietà, quando ancora “non era di moda”.Faye-Lottero

I risultati hanno dato ragione a chi ha sempre seguito una sua filosofia improntata al naturale, al biologico, al basso impatto ambientale. E così, da uva sana e al giusto grado di maturazione, si è ottenuto un vino “Puro” capace di invecchiare di 3-4  anni che regala straordinari profumi di violetta e frutta matura. Poi il “Puro” Riserva Chianti D.O.C.G.  lavorato con lo stesso concetto, che fa 12 mesi di barrique per regalare grande intensità, sentore di amarena e vaniglia, con  tannini morbidi, piacevolissimi.
RocK The Wine è stata l’occasione per conoscere la Fattoria di Lavacchio  di cui avevamo sentito parlare per la sua ricerca di equilibrio tra produzioni e ambiente. La collina di Montefiesole a soli 18 km da Firenze con i suoi 450 metri di altitudine regala una vista magnifica e offre  l’ambiente adatto alle produzioni biologiche che la fattoria porta avanti.
Basta parlare con Faye, per comprendere quanta passione ci sia dietro a questo progetto iniziato nel 1978 con l’acquisto da parte della famiglia Lottero di questa proprietà. Da quel momento, ci racconta Faye stanca per le tante energie investite nella preparazione che un evento come Rock The Wine richiede, ma visibilmente felice, i cambiamenti sono stati tanti e altri ancora arriveranno.
Si legge tutta la sua passione nei suoi occhi mentre ci parla dei come è nato il  “Puro” o del Cedro l’altro vino (10% Merlot  90% Sangiovese) prodotto in azienda.
cedroLa vista spazia su queste colline perfettamente coltivate e siamo felici di aver deciso di trascorrere una giornata importante come il 21 giugno proprio qui alla Fattoria di Lavacchio tra l’argento degli olivi e il verde, bellissimo, delle viti in vegetazione. Un rito di passaggio ai cui diamo tutta l’importanza che si deve attribuire a momenti come questi.
E mentre la graffiante voce Rock di Arianna Antinori spazia per la vallata sappiamo che una serata, anche se bella, non può farci apprezzare al 100% questa Fattoria: dobbiamo conoscere il ristorante che è parte integrante della fattoria il “Mulino a vento” conosciuto fin dagli anni ’40, la bottega con prodotti 100% di filiera corta, la scuola di cucina, l’agriturismo e ancora tanto altro.
Per noi il  primo assaggio di questa ricetta è stato ottimo e consigliamo a tutti i viaggiatori del gusto di non prendere impegni per il 21 di giugno 2017 ma intanto il consiglio è anche quello di andare in esplorazione della Fattoria di Lavacchio e dei suoi prodotti.

Roberta Capanni

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