Andar per ville cioè vedere tanti gioielli d’Italia. Una di queste è la maestosa villa La Ferdinanda ad Artimino. Ci sono cose preziose nelle ville italiane nonostante che la Seconda Guerra Mondiale ne abbia devastate e depredate tante.
Si trova solo a Villa La Ferdinanda, per esempio, il Boudoir di Cristina di Lorena, un unicum, un angolo d’arte affrescato dal Passignano e rimasto intatto per 600 anni. Stessa cosa per gli affreschi interni dei saloni del piano Nobile che sono opera di Domenico Passignano e Bernardino Poccetti.

la maestosa villa di Artimino con i suoi 100 camini

La Villa oggi è gestita dalla famiglia Olmo che l’acquistò nel 1989 riportando a nuova vita. Accoglie sontuose feste, eventi, matrimoni che godono del bellissimo scenario. Un’azienda che accoglie i tanti ospiti italiani e stranieri nelle altre costruzioni adiacenti come “La paggeria Medicea” hotel a 4 stelle con piscine e campi da tennis. Difronte il borgo di Artimino, un tempo dedicato esclusivamente alle attività del vino e oggi offerto all’ospitalità e alla ristorazione, e il ristorante “Biagio Pignatta” . Nella dimora di quella che fu la dimora del  primo maggiordomo di Ferdinando de’ Medici, una cucina elegante ma saluater accoglie ospiti e clienti.

Ancorati alla bellezza

L’importante è non farsi ingannare da tanta bellezza e restare ancorati alla storia. Ammirare queste colline “pettinate” dalle vigne, le tante case coloniche un tempo abitazioni dei mezzadri e oggi residenze bellissime, gustare i piatti , avvertire i profumi di questo territorio. Il mezzo ideale per farlo, a mio avviso, è una moto non rumorosa o meglio ancora una bella decapottabile e per chi non sente mai la fatica ed ha molto allenamento, la bici. Qualunque sia il mezzo chi non ha visto questo pezzo di Toscana deve rimediare. Questa parte della provincia di Prato regala anche altre sorprese (LEGGI il nostro articolo sulla via dei vini di Carmignano)

Ho avuto il piacere di visitare il grande orto biologico che oggi serve il ristorante Biagio Piagnatta, di andare tra le vigne, attraversare il bosco con la jeep e di conoscere Annabella Pascale Donna del vino e amministratore delegato ma anche Responsabile Marketing dell’azienda, Annabella è bellezza che si sposa con la bellezza.

panorama sulle colline di Carmignano

100 camini e forse più

L’Italia è punteggiata di bellezza. Evidente o nascosta, naturale o costruita dall’uomo, la bellezza è parte integrante di questo paese. Una bellezza che neanche una società disordinata e poco incline all’armonia del bello come quella in cui viviamo riesce a scalfire.
Le ville sono una dimostrazione. Quelle dimore che signori e signorotti, nobili e personaggi con buone possibilità economiche ci hanno lasciato.

Villa di Artimino, La Ferdinanda” chiamata anche “Villa dei 100 camini” per i tanti caminetti presenti si trova a Carmignano e precisamente ad Artimino. Una tenuta di 732 ettari di cui  80 di vigne. Qui, vengono coltivati vini doc, docg e Igt. Il  Carmignano DOCG, il Carmignano Riserva “Villa medicea”, il Carmignano riserva “Vigna Grumarello” il Rosato, anche conosciuto come Vin Ruspo, il Barco Reale e non solo. 400.000 bottiglie di vino e 40.000 di olio extra vergine d’oliva.

Dall’alto di una collina svetta la maestosa villa di Artimino, oggi Patrimonio dell’Umanità. Costruita per essere la residenza di caccia fu commissionata dal Granduca Ferdinando I de’ Medici all’architetto Bernado Buontalenti.
La data di inizio lavori risale al 1596 quando il Buontalenti era ormai nel pieno della maturità cosa che si rileva nel disegno della villa. La struttura si vede che risente e racchiude la summa stilistica delle altre ville medicee presenti in Toscana.

La struttura della villa

Un corpo solido centrale con due lunghe facciate simmetriche e quattro bastioni. Sulla facciata principale si apre uno scalone aggiunto nel 1930 che arriva alla loggetta del piano nobile rifatta su disegno originale del Buontalenti (prima era presente uno scalone unico). Una mole geometricamente perfetta e ben inserita nell’ambiente circostante, che domina un panorama di coltivazioni di vite e una parte di qui boschi in cui il Granduca amava cacciare.

il borgo di Artimino andar per ville in Italia

Qui fu creato il Barco reale, una enorme bandita recintata da un alto muro che correva per circa 50 km. Aveva come punto di riferimento e baricentro, proprio la villa di Artimino. La villa, abitata dalla corte, soprattutto in estate per la sua comoda posizione vicina a Firenze, Prato, Pisa era riccamente decorata e arredata. Purtroppo nei vari passaggi di proprietà molto è andato perduto. Inoltre molti dei dipinti maggiori sono stati spostati nei musei fiorentini (la villa ospitò celebri opere di Pontormo, Bronzino e addirittura Tiziano e Caravaggio).
Alcune curiosità: nel 1608 Galileo Galilei venne invitato da Ferdinando I per istruire ‘nelle matematiche’ il figlio Cosimo;al piano terra si trova l’antica cucina col celebre girarrosto disegnato da Leonardo da Vinci.

Villa la ferdinanda

Roberta Capanni