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falerono del massiccio
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Sessa Aurunca un nome che è poesia. Ci sono storie e viaggi affascinanti che si compiono nei luoghi e nel tempo. Raccontano di aneddoti e tradizioni che riescono a muovere le emozioni più profonde. Abbiamo un territorio ricco di fiumi e colline. Una natura rigogliosa che circonda castelli, abbazie, torri e casali. Testimonianze dell’architettura antica e fucina di conoscenza.

A Sessa Aurunca il vino più costoso dell’antichità

Piccoli borghi sembrano essere i custodi incontaminati delle colline italiane. Che sorgono qua e là, dal nord al sud nel silenzio della pietra. Sappiamo bene che se  le parole  sono accompagnate da del buon vino e del gustoso cibo, possono diventare il ” verbo”.
Il Falerno del Massico, è il vino più costoso ed eccellente dell’antichità. Si racconta che fu proprio il dio Bacco a regalarlo agli abitanti di Sessa Aurunca, per ringraziarli della loro meravigliosa ospitalità. Orazio, Plinio il Vecchio e Cicerone ne hanno decantato le lodi e ancora oggi in cinque comuni della provincia di Caserta si trova questa eccellenza.

Il grande teatro romano di Sessa Aurunca

Ho cercato di scoprire qualcosa in più. Sessa Aurunca in provincia di Caserta, è  uno dei luoghi meno conosciuti d’Italia. Il suo teatro del I secolo a.C. ha cavea immensa, pavimentazione in porfido egiziano verde e rosso e colonne scolpite nel marmo pregiato. Statue di satiri e muse del teatro, a testimonianza di spettacoli rappresentati dagli antichi cantori.

Il Palazzo Ducale del Regno di Napoli

Le epoche si susseguono a Sessa Aurunca. Lasciando testimonianza nell’architettura. Dal Criptoportico (portico coperto) del I secolo d.C. si staglia il palazzo Ducale che fu per difesa del Regno di Napoli.Ecco poi l’imponente cattedrale romanica del 1100, incastonata in piccole stradine dedalo di un quartiere medioevale eretto sulla antica storia di Roma.
“Dee adunque l’uomo costumato guardarsi di non ugnersi le dita si che la tovagliuola non rimanga imbrattata”. Se il vino è  il nettare degli dei è il cibo il nettare terreno, un po’ di buone maniere devono essere rispettate a tavola.

Il Galateo è nato a Sessa Aurunca?

Pare che a Sessa Aurunca un fine umanista di nome Galeazzo Florimonte, vescovo del borgo, sia stato l’ispiratore di Giovanni della Casa. Pare abbia scritto il celebre libretto delle buone maniere grazie all’alto prelato casertano.
Tra storia, vino e buone maniere il nostro viaggio non può che essere un successo. Una scoperta delle nostre regioni, una testimonianza dell’Italia delle tradizioni e dei sapori antichi, spesso non conosciuta dal turismo di massa  frettoloso, capaci di svelare inaspettati gioielli.