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Metti un giorno a Bagno a Ripoli. Anzi mettiamo due, tre, quattro, una settimana, un mese o tutta una vita. Sì perché non basta certo un giorno per scoprire tutta la bellezza di questo pezzo di Toscana, che oltre all’immagine suggestiva delle sue colline, offre al viaggiatore scorci e sapori indimenticabili.E non è la solita sviolinata da giornalista ma il parere di un viaggiatore del gusto.

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Affaccio con vista su Firenze

Bagno a Ripoli è un comune con, è il caso di dirlo,  vista su Firenze. Basta salire sulla collina dell’Incontro per capire di cosa stiamo parlando. Sulla cima di questa collina di circa 550 metri, si trova il convento francescano dell’Incontro fondato da San Leonardo da Porto Maurizio nel 1716  dove già, dal VII secolo era stata edificata una piccola cappella e un romitorio. Anche se gli sciagurati bombardamenti della seconda guerra mondiale ad opera di un generale inglese in cerca di gloria, hanno distrutto parte dell’antico convento, il fascino e la vista che spazia da sud est su Firenze, sono immutati.

Colline di serenità

Qui aleggia la pace a cui aspiravano i frati. Ci sono tornata poche settimana fa, in occasione di un blog tour organizzato nel comune in occasione della presentazione del nuovo portale www.echianti.it. (ndr: hanno snobbato un po’ i giornalisti e hanno avuto occhi solo per i blogger e instagramers ma ormai ci siamo abituati…). Tornata appunto, perché sono stata una delle fortunate ad aver vissuto per due giorni nel convento poco prima dell’abbandono da parte dei frati. Un ritiro di due giorni, non ricordo più neanche il gruppo con cui viaggiavo in quel periodo, che mi permise di dormire nel convento e mangiare nella bella mensa, dove, questo lo ricordo bene, non si poteva assolutamente parlare, neanche per farsi allungare il sale!

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La meta di viaggio delle famiglie fiorentine

Oggi il fascino di questo luogo è intatto e val la pena arrivare quassù e fermarsi a pensare…Bagno a Ripoli, quindi, come suggerimento di viaggio. Bagno a Ripoli da sempre meta delle famiglie fiorentine più importanti che qui avevano ville estive e poderi. Colline che si rincorrono e si alternano alla pianura che scende verso l’Arno, strade che hanno visto passare la storia, dagli Etruschi fino ai giorni nostri.

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In origine il nome era Quartum, quale quarto miglio da Firenze, un crocevia importante per gli scambi commerciali ma l’attuale nome, deriva dalle Ripulae cioè dagli argini eretti per contenere, per dirla con il Sommo Poeta, “quel fiumicel che nasce in Falterona e cento miglia di corso nol sazia”. Bagno, invece, come per altre realtà, gli fu attribuito per l’importanza assunta come centro termale.

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Fra pieve e oratori

Un giorno non basta per chi volesse scoprire questo territorio, dicevo all’inizio, perché su ogni collina, dietro ogni curva, c’è una pieve, un oratorio, una chiesa, una fonte, una torre, una villa che ti si mostrano in tutta la loro storica bellezza. Non basta certo un articolo a spiegare tutta questa magnificenza, va vissuta in prima persona.Noi possiamo solo dare delle indicazioni  e invitare i nostri lettori a mettere in agenda un viaggio alla scoperta di queste meravigliose colline e delle sue produzioni di eccellenza.L’invito è a seguirci perché c’è ancora tanto da raccontare e lo faremo con una serie di articoli dal titolo: metti in giorno a Bagno a Ripoli. Gli articoli saranno online ogni martedì.

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..e belle