alpi-apuane-dal-mare-

Dall’alto delle Alpi guardo il mare. Non c’è da stupirsi: siamo in Versilia e le Alpi sono le Apuane. Le vecchie cartoline colorate, che un tempo ormai lontanissimo, amici e parenti inviavano a chi restava a casa, forse per solo per fare un po’ invidia, mostravano lunghe spiagge assolate, pini marittimi sotto cui frescheggiare, bambini sorridenti armati di paletta e secchiello.Le cose son cambiate ma il panorama che la Versilia regala è sempre lo stesso: montagne da una parte, mare dall’altra.

versilia-sera

Le Alpi Apuane si sviluppano parallelamente ad una costa fatta di spiagge ampie e dorate. Geograficamente parlando, la Versilia comprende i comuni di Forte dei Marmi, Pietrasanta, Seravezza e Stazzema. Ma l’uomo ci ha messo lo zampino spostando il corso del  fiume Versilia verso Massa e, guardando a sud, inglobando Viareggio.

La Versilia di qualità

Parlare di Versilia, nell’immaginario italiano, vuol dire parlare di divertimento, cultura e enogastronomia di una “certa qualità” . Le cose però,  in particolare alcuni comuni, stanno parzialmente cambiando.  Il “Forte” non è più quello di una volta ma non lo è nemmeno Viareggio, insomma, i tempi sono cambiati e certi tipi di frequentazioni pure.
Restano comunque grandi baluardi  come  La Versiliana
La Capannina del Forte dei Marmi
il Carnevale di Viareggio

Ma a noi interessa soprattutto la Versilia da visitare per le sue bellezze naturali e artistiche. La Versilia come territorio unico, quella con spiagge lunghissime sullo sfondo di vere montagne. La Versilia con la sua storia,  le sue pinete di dannunziana memoria, la sua cucina che, proprio per la varietà del territorio, può accontentare tutti.

Un “mare” di storia

La storia della Versilia rimane in ombra ma è decisamente affascinante perché la costa era di grande interesse per le città dell’interno, Firenze in primis. Anche Lucca, che si serviva di uno scalo pisano, era interessata perchè la guerra con la potenza marinara toscana non si inasprì. C’era il porto di Motrone, che fino al XV secolo serviva Lucca e Firenze ed era in contatto mercanti del nord Europa. Il mare si addentrava e creava paludi, poi bonificate nel diciottesimo secolo, c’era il trasporto del marmo candido estratto dalle montagne e portato giù in quello che era un villaggio di pescatori, Forte dei Marmi appunto. (divertente la lettura di questo documento    

Chi decide di spendere le proprie vacanze da queste parti quindi non rischia certo di annoiarsi ma bisogna arrivare preparati e non fermarsi a guardare le montagne solo dalla spiaggia. È necessario addentrasi e spaziare: come perdersi un gioiello come Pietrasanta o l’inconfondibile natura del lago di Massaciuccoli.

Piatti tipici: tordelli e caciucco (con 4 C Leggi la differenza)

Per chiudere in bellezza questo “assaggio di Versilia”  ma prima di darvi la ricetta dei “tordelli” da non confondere con i tortelli.  e di inviarvi a provare a farli, vi consiglio di andare a Pian di Conca da Ferro, trattoria a conduzione familiare (http://www.ristorantedaferro.it/) dove mangerete i migliori tordelli della Versilia.

Questa la ricetta presa dal libro “La cucina toscana” di Giovanni Righi Parenti.

Ingredienti

  • una p300 g. di bietola scottata
  • 250 g. di carne suina macinata
  • 250 g. di carne di manzo macinata
  • un ciuffo di prezzemolo
  • un paio di spicchi d’aglio
  • una mezza cipolla
  • un pizzico di noce moscata in polvere
  • 80 g. di parmigiano grattugiato
  • la mollica  di un paio di  panini ammollata nel
  • una presa di pepe nero macinato piuttosto grosso.

Preparazione

  1. Scrive il Parenti: s’incomincia con l’insaporire la bietola spezzettata in poco olio d’oliva aromatizzato con un trito d’aglio ed un pizzico di sale. Intanto avremo preparato un battuto degli odori e li mescoleremo, da crudi,con la bietola che dopo cotta, verrà fatta raffreddare e quindi tritata sul tagliere per poi impastarla, in una zuppiera, con le carni ed il formaggio parmigiano insieme alla noce moscata ed il pepe. Rimesteremo sino a che il tutto non risulterà una pasta omogenea, sentiremo se è giusta di sale e di spezie.
  2. La sfoglia sarà preparata come normalmente si procede per preparare la pasta casalinga che terremo non troppo spessa, ma neppure sottile. ( pasta fatta solo di farina e acqua!)
  3. Preparare quindi i Tordelli ripieni, fatti come dei ravioloni. Farli cuocere in acqua bollente salata.
  4. Si usa servire i tordelli con un ragù di carne ottenuto con un macinato di manzo magro insieme a qualche salsiccia fresca nostrale, fatto cuocere con un soffritto abbondante di cipolla e sedano e qualche pomodoro , senza semi e sbucciato, insieme ad una mezza carota e ad erbe profumate (timo, nepitella, basilico, ecc.) tritate, con la mezzaluna sul tagliere, insaporendo infine con un pizzico di pepe nero e, magari, anche una punta di peperoncino.

R.C.